15 giu 2015

B17



Nel 1981 venne realizzato un film  che rivoluzionò il mondo dell’animazione.
Il suo titolo fu “Heavy Metal” e prese ispirazione dall’ omonima rivista statunitense a fumetti degli anni ’70.In quel periodo la pellicola propose un nuovo modo di affrontare la vita nella musica, nella letteratura,nei fumetti e nel cinema.
Diretto dal regista Gerald Potterton fu realizzato in Canada e prodotto da Ivan Reitman.Ebbe un seguito nel 2000,intitolato
allo stesso modo ma non ricalcò affatto il prestigio dell’originale.
Per la continua presenza di violenza e di scene di nudo generose, fu vietato ai minori di 14 anni.
Dalla distribuzione italiana la pellicola non venne vista di buon occhio.Uscito nell'inverno del 1982 fu ritirato dopo due sole settimane di proiezione per ritornare poco tempo dopo "a grande richiesta" in una sala cinematografica di Roma. L'edizione video VHS apparve più di dieci anni dopo.
Vi furono tre edizioni italiane: la prima uscita al cinema nel 1982, distribuita in videocassetta e trasmessa in TV, la seconda fatta per il DVD e la terza uscita in formato Blu-Ray con audio Italiano.
Esistono due doppiaggi nostrani: uno realizzato all'uscita del film ed uno per l'edizione home video degli anni 90.
Il film è la composizione di otto episodi firmati ognuno da un diverso autore.Tutti quanti sono collegati dal racconto di una palla verde che narra a una bambina i suoi misfatti.L’episodio preso in considerazione da me è chiamato “B17”.
Durante lo svolgimento del secondo conflitto mondiale un bombardiere B17 viene abbattuto dai nemici. Il copilota dell’aereo va esaminare le condizioni dell’equipaggio ma non trova nessun superstite.L’aereo ad un certo punto viene raggiunto dalla sfera verde che entra all’interno del veivolo e trasforma l’equipaggio in zombi feroci che uccidono il copilota.
Il pilota udendo dei gemiti si va ad assicurare della situazione ma ben presto anche lui verrà aggredito dai morti resuscitati. Riesce a scampare dalla minaccia buttandosi dall’aereo con il paracadute. Atterra su un’isola abbandonata. Qui ci saranno altri zombi ad attenderlo…
La durata di sei minuti porta a definire “B17” come l’episodio più corto di tutto il lungometraggio.Assieme a “Taarna” sono gli unici dai richiami horror.Il bombardiere è stato girato in rotoscope ossia  ricalcando su disegno riprese di attori e di modellini.
Questa storia fu scritta negli anni ’70 da Dan O’Bannon,portando in seguito il soggetto per il film “Alien”.
Le scene più cruente sono accompagnate da una composizione musicale di archi, citazione del film di Hitchcock “Psyco”.
Posso proprio nominarla una vera chicca per il nostro genere visto che è stato il primo film d’animazione a proporre il personaggio zombi.Per la sua breve durata non mi è permesso comporre una recensione degna di nota ma posso comunque dire che le ambientazioni sono fatte davvero bene.Lo zombi in questo cartone è rappresentato da uno scheletro con ancora qualche brandello di carne attaccato.Questo personaggio ritorna in vita per via del potere di questa sfera magica che fa da filone al film “Heavy Metal”.

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