Nel 1981 venne realizzato un film che rivoluzionò il mondo dell’animazione.
Il suo titolo fu “Heavy Metal” e prese ispirazione dall’
omonima rivista statunitense a fumetti degli anni ’70.In quel periodo la pellicola
propose un nuovo modo di affrontare la vita nella musica, nella letteratura,nei
fumetti e nel cinema.
Diretto dal regista Gerald Potterton fu realizzato in
Canada e prodotto da Ivan Reitman.Ebbe un seguito nel 2000,intitolato
allo
stesso modo ma non ricalcò affatto il prestigio dell’originale.
Per la continua presenza di violenza e di scene di nudo
generose, fu vietato ai minori di 14 anni.
Dalla distribuzione italiana la pellicola non venne vista
di buon occhio.Uscito nell'inverno del 1982 fu ritirato dopo due sole settimane
di proiezione per ritornare poco tempo dopo "a grande richiesta" in
una sala cinematografica di Roma. L'edizione video VHS apparve più di dieci
anni dopo.
Vi furono tre edizioni italiane: la prima uscita al
cinema nel 1982, distribuita in videocassetta e trasmessa in TV, la seconda fatta
per il DVD e la terza uscita in formato Blu-Ray con audio Italiano.
Esistono due doppiaggi nostrani: uno realizzato
all'uscita del film ed uno per l'edizione home video degli anni 90.
Il film è la composizione di otto episodi firmati ognuno
da un diverso autore.Tutti quanti sono collegati dal racconto di una palla
verde che narra a una bambina i suoi misfatti.L’episodio preso in
considerazione da me è chiamato “B17”.
Durante lo svolgimento del secondo conflitto mondiale un
bombardiere B17 viene abbattuto dai nemici. Il copilota dell’aereo va esaminare
le condizioni dell’equipaggio ma non trova nessun superstite.L’aereo ad un
certo punto viene raggiunto dalla sfera verde che entra all’interno del veivolo
e trasforma l’equipaggio in zombi feroci che uccidono il copilota.
Il pilota udendo dei gemiti si va ad assicurare della
situazione ma ben presto anche lui verrà aggredito dai morti resuscitati. Riesce
a scampare dalla minaccia buttandosi dall’aereo con il paracadute. Atterra su
un’isola abbandonata. Qui ci saranno altri zombi ad attenderlo…
La durata di sei minuti porta a definire “B17” come l’episodio
più corto di tutto il lungometraggio.Assieme a “Taarna” sono gli unici dai
richiami horror.Il bombardiere è stato girato in rotoscope ossia ricalcando su disegno riprese di attori e di
modellini.
Questa storia fu scritta negli anni ’70 da Dan O’Bannon,portando
in seguito il soggetto per il film “Alien”.
Le scene più cruente sono accompagnate da una
composizione musicale di archi, citazione del film di Hitchcock “Psyco”.
Posso proprio nominarla una vera chicca per il nostro
genere visto che è stato il primo film d’animazione a proporre il personaggio
zombi.Per la sua breve durata non mi è permesso comporre una recensione degna
di nota ma posso comunque dire che le ambientazioni sono fatte davvero bene.Lo
zombi in questo cartone è rappresentato da uno scheletro con ancora qualche
brandello di carne attaccato.Questo personaggio ritorna in vita per via del
potere di questa sfera magica che fa da filone al film “Heavy Metal”.
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