11 gen 2015

E' IL VIRUS PIU' MICIDIALE.PRESTO GIUNGERA' IN CITTA'

Il virus della rabbia ha rovinato l'esistenza nella capitale londinese.Ci sono bastati 28 giorni per mutare una metropoli popolata in una città iconica.Passano un po' di mesi e gli infetti muoiono di fame.L'esercito della Nato ha così la possibilità di mettere in quarantena la Gran Bretagna e far ritornare alla vita normale i pochi sopravvissuti.Questa transizione avviene 28 SETTIMANE DOPO...


Una coppia giovane costituita da "Don" e Alice sopravvivono rinchiusi dentro un cottage assieme ad altre persone per sfuggire alla malvagità degli infetti.Una mattina vengono attirati dalle suppliche di un bambino  sfuggito all'epidemia all'esterno del locale. L'adolescente viene fatto entrare ma subito dopo fanno irruzione gli infetti che sterminano i sopravvissuti.Solo "Don" riuscirà a fuggire dilaniato però dal senso di colpa per aver lasciato la moglie sola e indifesa a quella minaccia.Riesce a raggiungere la zona controllata dall'esercito e qui ritroverà i suoi due figli,rientrati da una gita in Spagna,dopo lo scoppio dell'infezione.I due ragazzi decidono di raggiungere la loro casa natale sfuggendo ai controlli della sicurezza e ritroveranno la loro madre,creduta morta.I tre vengono recuperati dall'esercito e riportati nella zona sicura.La mamma viene fatta subito controllare dalla dottoressa Ross.Esaminato il sangue della paziente,Ross viene a conoscenza che la donna è portatrice sana del virus.Sarà molto utile per la ricerca trovare una cura e debellare finalmente questo male.Purtroppo quando sembra tornare il sorriso succede l'imprevisto."Don" senza dire niente a nessuno va a trovare la moglie all'ospedale. Baciandola verrà contagiato e in breve tempo uccide e infetta altre persone.L'esercito accortosi del propagarsi dell'infezione,decide prima di mettere in quarantena tutti i sopravvissuti nei sotterranei ,poi quando la situazione è degenerata attuano il codice rosso:sterminio totale.I figli di "Don" assieme ad altre tre persone dovranno fuggire fuori la città prima che venga distrutta.Sarà una missione ardua.

Violento,veloce e apocalittico.Tre parole per descrivere in sintesi il sequel di Boyle.
Londra dopo la prima ondata dell'infezione,è stata messa in quarantena.Coloro se che sono riusciti a cavarsela,proseguono la loro vita grazie al sussidio dell'Esercito.Purtroppo però la negligenza di un uomo porterà all'attivo quel virus che si pensava essere sparito per sempre.
Dietro la macchina da ripresa troviamo Fresnadillo,sceneggiatore e produttore spagnolo.Il regista di Intacto preme l'acceleratore e dà il massimo sfogo agli infetti.Già nella prima sequenza si intuisce che la violenza sarà il fattore base della pellicola.
La famiglia e la sopravvivenza saranno i temi principali del film.Nel primo caso il nucleo familiare protagonista dimostra nonostante le proprie paure e le proprie angosce che la parola speranza per loro non avrà mai fine.Nel secondo caso la sopravvivenza è il mezzo per cui ognuno degli elementi del film cercherà in qualche modo di uscire fuori nel modo migliore.Gli infetti andranno alla ricerca delle loro prede,i civili scapperanno dalle minacce dei mostri e dei militari,e quest'ultimi faranno il possibile affinché si possa chiudere la pratica rabbia una volta per tutte.
Tra i componenti della famiglia Harris,colei che mi piace di più per il carattere irriducibile,e' senza altro la ragazzina.Ha più forza del padre e nonostante la perdita in seguito dei suoi cari,fa da genitore a suo fratello, non mollando mai.Attendo in vano la chiusura della saga con "28 Mesi dopo",ma per il momento tutto tace. 
I protagonisti di questa pellicola in primis sono come detto dalla famiglia Harris.Il padre,"Don",sarà l'artefice del ritorno del virus della rabbia.La madre Alice sarà la persona più sofferente di tutti ma in serbo avrà quello che potrebbe essere la chiave per annientare la minaccia virale.Andy e Tammy sono i loro figli che nonostante l'età giovane, si comporteranno da adulti.A supporto di questi ragazzini ci saranno il sergente Doyle e il medico Ross che sacrificheranno la propria vita per portarli al sicuro fuori dalla città.

Il film è uscito in Italia a fine settembre del 2007.Non ha avuto tanto successo infatti raggiunse solo l'undicesima posizione del box-office e poi scompari dalla lista.In questo breve tempo guadagnò solamente € 222.000.
I migliori siti italiani del cinema però ne hanno parlato bene.Qui di seguito le loro recensioni:
MYMOVIES"Signore e signori, tanto di cappello all'apocalisse, nonché al degno sequel di uno dei migliori horror catastrofici degli ultimi tempi. Meno d'impatto rispetto al predecessore, 28 settimane dopo guadagna crescente credibilità e spessore con il passare dei minuti, costruendo, cadavere su cadavere, una graduale e solida escalation verso il gore più sfrenato e legittimo del cinema contemporaneo. 
Nonostante alcune pecche a livello di script, che singhiozza quando è chiamato a passare dalle varie sottotrame, talvolta sensibilmente isolate, a contesti di più ampio respiro, l'architettura filmica si dimostra agile nell'ospitare una vicenda pulsante, capace di entusiasmare proponendo intrattenimento genuino. Fresnadillo, noto in precedenza per la regia del mediocre Intacto, raccoglie in modo sorprendente l'eredità di Boyle (che ha contribuito alla regia per alcune scene) dimostrando spiccato senso del ritmo e personalità nelle scene ad alto tasso dinamico. 
Gli straordinari scenari londinesi deserti sostengono ancora una volta l'epicità del narrato, contribuendo in modo rilevante a ricreare le atmosfere che hanno reso famoso il primo episodio e dando ulteriore consistenza e fascino al risultato finale. A quando il terzo capitolo?"
FILM TV"Bravi Fresnadillo e collaboratori, adrenalinici e non banali fin dall'utilizzo di diversi formati (dal digitale al 16mm), capaci così di restituire la visione di una città che non è semplicemente post-apocalittica, ma spettrale già di suo se svuotata dalle persone (e dalla vita)."
LATELANERA"Bisogna riconoscere ai produttori di 28 Settimane Dopo (28 Weeks Later) una buona dose d’intuizione nell’individuare in Juan Carlos Fresnadillo il regista capace di raccogliere l’eredità di Danny Boyle e riportare in pista gli infetti e rabbiosi protagonisti del primo, importante 28 giorni dopo.
Il regista spagnolo aveva dimostrato buono stile e brillanti intuizioni qualche anno fa con Intacto ma il suo modo di girare non sembrava certo, a prima vista, quello più adatto per mettere nuovamente in scena gli pseudo-zombi iper-frenetici che tanto avevano stupito nel 2002.
Ecco invece la sorpresa di assistere a un sequel che, pur drasticamente inferiore all’originale e spesso in assurdo debito d’ossigeno causa scellerate sviste a livello di sceneggiatura, riesce a destar più di un motivo d’interesse nel critico e nel pubblico, vuoi per alcune buone intuizioni nello sviluppo dei personaggi, vuoi per l’ottima mano mostrata nella gestione di alcune scene nodali, vuoi per un alto tasso di violenza/splatter che non è mai fine a se stesso.
28 Settimane Dopo, intrappolato in un una intro e outro claustrofobiche e tesissime (entrambi poi sfocianti in scene all’aperto similari ma di impatto ben diverso), vive i suoi momenti più indecisi quando impone allo spettatore di digerire l’intera meccanica dell’incidente che riporta l’epidemia ai massimi livelli, un insieme di scene condotte come peggio non si può sia a livello di credibilità dei fatti che per quanto concerne il montaggio del girato, davvero troppo frammentario e veloce. Ed è frustrante pensare a quanto questo singolo aspetto riesca a inficiare la resa finale della pellicola, che avrebbe potuto raggiungere ben altro status.
Juan Carlos Fresnadillo però si mostra assai capace sia a gestire l’emoglobina che a pitturare una Londra in rovina, deserta e piena di cumuli di cartacce e immondizia, sorvegliata dall’alto dai pochi snipers disposti dall’esercito USA.
Non riesco ad avvallare del tutto la chiave interpretativa offerta da alcuni critici che vedono nell’intera vicenda della pellicola un forte e manifesto riferimento all’occupazione statunitense in Iraq, mentre a me pare che gli sceneggiatori abbiano (consciamente o meno) costruito un ambiguo, straniante osservatorio sulla disgregazione/aggregazione della famiglia.
Don perde la moglie e i figli a causa dell’epidemia, poi riesce a ritrovare la prole salvo vedersela portare di nuovo via sempre a causa del morbo. A quel punto intervengono una dottoressa e un marine che scortano i due bambini diventandone i genitori putativi e si riaggrega quindi la famiglia, ma la rabbia interviene di nuovo a scindere questo nucleo per organizzarne infine uno nuovo, in tutti i sensi…
Il regista offre appunto il meglio di sé nel costruire questa complessa serie di distruzioni e ricostruzioni (che, in senso più largo, possono valere anche per una parte di Londra) ed è aiutato efficacemente da tutti gli attori coinvolti fra cui troviamo un Robert Carlyle fin troppo bravo nel passare, in una scena memorabile per intensità recitativa e uso del gore, dalla figura del padre codardo e pieno di rimorsi a quella di novello Saturno, capace di piegare la malattia rabbiosa ai suoi fini e scopi.
Pur eccedendo in alcune scene di massa (specie quando viene coinvolto l’esercito con tanto di bombardamenti intensivi) la pellicola riesce sempre a recuperare l’interesse dello spettatore quando torna a puntare la lente dal macroverso al microverso della personale odissea dei due bambini, sballottati come pacchi dall’inizio alla fine del film.
Restiamo distanti dai picchi raggiunti da Boyle, ma 28 Settimane Dopo è un capitolo importante nella storia del cinema zombi e visione obbligatoria per ogni cultore del genere. Finale “divertente” che offre una serie di possibilità praticamente infinite alla franchise."

Queste sono state le locations del film: Aldwych Underground Station, Aldwych, Holborn (Londra), Canary Wharf, Isle of Dogs (Londra), Charing Cross Underground Station, Charing Cross (Londra), CityPoint, Moorgate (Londra), Dover, Kent (riprese aeree), Greenwich Foot Tunnel, Isle of Dogs (Londra), Hyde Park (Londra), Millennium Stadium, Cardiff, South Glamorgan, Wales (spacciato come Wembley), Palais de Chaillot, Paris 16 (Parigi), Parliament Square, Westminster (Londra), Shaftesbury Avenue (Londra), Therapia Road, East Dulwich (Londra), Three Mills Studios, Three Mill Lane, Bow (Londra).
Di seguito vi elencherò un po' di nozioni che sicuramente vi farà bene al vostro sapere.
Il massacro dei civili che corrono giù dalle scale è un omaggio alla scena più famosa de L'Armata Potyomkin (1925).
Quando Scarlet viene colpita alla gamba, dice: "It's just a flesh wound (E' solo una ferita alla carne)" citando il film Monty Python (1975).
Danny Boyle, che aveva diretto il primo film e che qui compare come produttore esecutivo, ha anche diretto la seconda unità di ripresa.
Robert Carlyle aveva rinunciato ad una parte in 28 giorni dopo (2002).
Fu usato il Millenium Stadium di Cardiff per simulare il Wembley perché quando venne girato il film, il Wembley era in fase di ricostruzione.
 Una donna (per non fare spoiling non dirò di chi si tratta) viene attaccata da un contagiato che le ficca i pollici negli occhi. La stessa cosa veniva fatta da Jim nel film del 2002 nell'attaccare una guardia.
Paul Kasey è il coreografo delle comparse per fare gli infetti.Nel film si cimenta anche lui nel personaggio rabbioso.
Grazie all'effetto grafico l'aeroporto trafficato viene reso vuoto.
Il bambino protagonista nella sua prima uscita indossa una maglietta del Real Madrid.Si è pensati con questo abbigliamento di rendere omaggio alla Spagna.
Quando i fuggiaschi scappano di notte dagli attacchi dei cecchini,nella realtà era  giorno perchè è stata eseguita la modalità notturna.Infatti di notte a Londra sono accesi i lampioni.

Durante la visione ho notato anche degli errori.Vediamo se siete stati attenti anche voi.
Nel film il generale Stone sostiene che il virus è specie specifico, cioé che non può passare dall'uomo agli animali. Tuttavia nel primo film la faccenda iniziava proprio delle persone che entravano in contatto con una scimmia infetta. Probabilmente l'errore è voluto in quanto la dichiarazione di Stone si basa su ciò che gli Americani hanno potuto osservare.
Per sterminare gli infetti viene usato (fra le altre cose) del gas. Se si dovesse usare un gas letale, probabilmente si userebbe il nervino, che oltre ad essere incolore è rapido ed estremamente letale anche inalato a piccole dosi. Nel film però si vedono nuvoloni di gas e i protagonisti si tappano il naso semplicemente con le magliette.
Scarlet usa una capigliatura a coda di cavallo. Questa è una capigliatura non autorizzata nell'ambiente militare USA. Le militari americane devono avere i capelli corti, oppure adottare una capigliatura che non scenda oltre la linea del collo.
Il virus si trasmette via sangue e fluidi corporei quindi nel reparto medico tutti dovrebbero indossare occhiali protettivi, mentre nel film viene indossata solo una mascherina.
Quando Sally e Jacob rubano il motorino si nota che la targa è KW54 JKO, il che significa che la moto è stata registrata dopo il settembre 2004, quasi due anni dopo (104 settimane) l'inizio della diffusione del virus.
Ad un certo punto del film un soldato dice che Londra non ha corrente elettrica se non nella zona protetta. Ma quando Andy e la sorella scappano con lo scooter, si vedo i semafori accesi. Ma gli infetti non sono idrofobi? Se e' vero perche' inseguono il protagonista in acqua?Quando verso il finale del film, la soldatessa guida la macchina tra le vie di Londra, il parabrezza a momenti e' macchiato di sangue e a momenti e' completamente pulito! 
Il soldato nero guida l'elicottero con l'intento di far cadere l'uomo che si è aggrappato al carrello. In una inquadratura passa molto vicino a degli alberi, in quella successiva gli alberi sono decisamente più lontani.
In un inquadratura dei due fratelli nelle camere della "NUOVA LONDRA" la ragazza ha tutti e due gli occhi marroni, mentre ne dovrebbe avere uno celeste, infatti dopo, le ha tutti e due azzurri. Si sa che le persone vengono infettate quando vengono morse. Allora perchè i soldati non diventano infetti ma muoiono e basta?? forse il virus trasmesso dalla donna era rimasto così a lungo nel suo corpo che non si poteva più trasmettere?? Questo è impossibile, perchè quando l'infetto va nei parcheggi sotterranei, infetta il ragazzo che era andatoa vedere come stava andy 
Quelle che seguono sono invece le frasi celebri del film.
 "Stanno eseguendo il Codice Rosso. Fase 1: uccidere gli infetti. Fase 2: contenimento. Se il contenimento non può essere realizzato, fase 3: sterminio".
"La Pietà porta dei rischi".

Con un finale aperto e il successo di "28 settimane dopo si era pensati di fare l'ultimo capitolo della saga
Per questo  nel giugno 2007 la Fox Atomic spiegò che avrebbe annunciato un seguito solo se i risultati del botteghino e delle vendite casalinghe ne avessero provato l'effettiva necessità,intitolandolo probabilmente "28 Mesi dopo".
Per la regia si era fatto il nome dell'inglese Paul Andrew Williams,ma questo smentì subito dopo. Nello stesso anno, Danny Boyle, regista del primo film, nel corso della promozione di Sunshine, disse di essere intenzionato a realizzare un terzo film, per il quale aveva già una trama. Tre anni dopo, nell'ottobre 2010, Boyle spiegò che il tanto agognato film era finalmente in preparazione, dicendosi interessato dal dirigerlo[5] caso mai i fan avessero mostrato una reale attenzione nel volerlo, sottolineando comunque che, dati i suoi impegni per il futuro, il suo ritorno alla regia della serie non sarebbe probabilmente avvenuto entro tempi brevi.
Nel 2012 giunge però la smentita da parte Alex Garland, collaboratore di Boyle, sceneggiatore di 28 giorni dopo e produttore esecutivo di 28 settimane dopo che dice espressamente"Sono ancora molto orgoglioso di 28 giorni dopo e di com’è stato ben accolto negli anni, mi fa piacere. Ma per quel che riguarda un altro film, no, non ci sono piani per un 28 mesi dopo o come lo volete chiamare. Si tratta di una serie alla quale ho preso parte in modo consistente, sia nell’originale che nel sequel, quindi se ci fossero piani per una nuova pellicola lo saprei assolutamente."





   




Nessun commento:

Posta un commento