11 dic 2011

I MIEI FILM SONO UNA RETROSPETTIVA DELLA SOCIETA'


In occasione del Festival Internazionale di Fantascienza tenutosi dal 10 al 13 novembre a Trieste,è stato ospitato un grande del genere ed è stato premiato per la Carriera Urania D'Argento,titolo assegnato annualmente a un noto personaggio del fantastico in collaborazione con la rivista Mondadori Urania.
Il tipo in questione è il padre degli zombi.
Dopo la convention,di cui ha parlato dei suoi trascorsi e dei suoi metodi artistici,l'abbiamo raggiunto e lui gentilmente si concessa questa interessante intervista con la redazione di"BLOG OF LIVING DEAD"
Inviato:"Salve George,come sta?"
Romero:"Tutto bene,grazie"

I:"Mi presento;sono un giornalista dello spazio web"BLOG OF LIVING DEAD",che parla di tutto il mondo affascinante dei morti viventi".
R:"Si conosco il vostro spazio web.Qualche anno addietro ho conosciuto l'autore di tale blog in occasione del festival di Venezia.Mi ha chiesto l'autorizzazione per aprirlo in suo onore e gli ho risposto:non sono io che ho creato il tutto,ma loro"(riferendosi agli zombi).(ride n.r.)
I:"Ci parli della sua infanzia.."
R:"Sono nato e cresciuto a New York.Mi sono trasferitoo a Pittsburgh x l'università di pittura e design.Per guadagnarmi da vivere facevo il garzone e portavo le pellicole presso la Universal.Ho iniziato a fare dei piccoli spot.Una volta capito il nostro talento decidemmo di fare il salto di qualità:"La notte dei morti viventi".
I:"Perchè ha scelto l'horror?
R:"Il cinema horror è un'espressione che ho scelto per comunicare opinioni ben definite e una visione critica del mondo"
I:"Se dovesse defirni regista,cosa direbbe?"
R:"Mi posso definirmi regista indipendente.Totalmente indipendente.Essere tali è davvero meraviglioso.Quello che molta gente non capisce è l'avere molti soldi può essere molto difficile.Hai molte resposabilità e molta pressione.
I:"Si vede in questi nuovi "zombi"?
R:Mi hanno chiesto tempo fa di dirigere qualche episodio di TWD,ma ho rifiutato:Sono contento della scelta anche se stimo e conosco
tutti gli autori della serie.I miei zombi non hanno nulla da vedere con questi del "nuovo corso".I sempre visto i morti viventi come una specie reagente antropologica in grado di rivelare la stupidità del genere umano.

I:"Per la gioia dei fan,sta lavorando a un nuovo episodio della saga?"
R:"Non ha nulla a che vedere con la mia saga.E' film tratto da un noto romanzo dove degli scienziati scoprono tramite le autopsie sui morti viventi,la causa di tutto quanto.Non un fatto divino o radioattivo,ma una cosa architettata dallo stesso uomo".
I:"Sa che il suo primo film del 1968 è annoverato tra le migliori pellicole del circuito americato?"
R:"Nonostante sia passato tutto questo tempo non riesco ancora capacitarmi di tale considerazione.Era nato come un gioco per ragazzi,una specie di scherzo pieno di idee confuse.Solo dopo quel film ho capito che la metafora dello"zombie" potesse così potente,così importante."
I:"Continuamo a parlare della saga..."
R:"Zombi" nasce nel clima segnato dalla presidenza Nixon e dalla guerra del Vietnam.Il mio concetto del film è basato sul consumo,come altre volte ho ribadito.In una società consumistica l'uomo finisce comportarsi come i morti viventi,ossia eterodiretti all'acquisto di cose e di merci senza controllo:
I:"Poi negli anni ottanta è giunto "Il giorno degli zombi"..."
R:"La prima versione era totalmente diversa dal film come appare.Un gruppo di soldati si rifugia in un bunker per aiutare un team di scienziati nel scoprire il motivo di tale piaga.Tale team però si diletta a esperimentare i zombi nutrendoli e controllando i loro gesti.Ci sarà ben presto i conflitti tra tre comunità.Questo è stato uno script concesso solo all'interno della mia mente.Ho cambiato molto in questa sceneggiatura originale.Era molto lunga.Avevo anche poco tempo:tre settimane..."
I:"Sono arrivati gli anni '20.."
R:"La prima stesura del quarto capitolo era un'allegoria dell'Aids.Poi l'ho reso più politico.Ognuo sa che il governo cui eravano,era protetto dall'acqua.Il mio script parla dunque di una città protetta su tutti i lati dall'acqua.Il particolare gruppo di persone che vivono nel "Fiddler's Green rappresenta una società che ignora il problema fondamentale.Quindi è la stessa cosa dell'"America di Bush":vivono non capendo il problema e riescono comunque sia a trarne profitto.
I:"Il quinto epidosio..."
R:""Le cronache dei morti viventi" è il primo film in cui ho puntato sul basso budget.Rispetto agli anni trascorsi,quando bisognava avere un minimo garantito per partire con una produzione,oggi ci pensa una sola cosa:la tecnologia.L'utilizzo delle telecamere digitali mi permette di abbassare i costi e nel mio caso di inscenare un falso documentario.Quello girato dagli studenti di un college.
I:"E poi è giunta l'ultima sua fatica..."
R:""Survival of the dead" è inscenato in un'isola.Volevo che la comunità fosse in un luogo delimitato.Poi è giunta l'idea di un conflitto tra due famiglie potenti.Per questo ho voluto omaggiare il vecchio western.L'ho studiato insieme allo scenografo e l'abbiamo proposto al direttore della fotografia,con il preciso intento di evocare quell'epoca.E' un uscito un bel dvd di luci e colori,con il bel paesaggio."

I:"Poteva anche dirigere il primo episodio di"Resident Evil".Vero?
R:Mi avevano contattato quelli della Capcom.Dovevo creare una sconografia per il loro gioco perchè nel 1997 gli feci due ottimi spot pubblicitari.Mi impegnai molto e la creazione sta venendo molto bene.L'idea piacque molto alla Capcom e alla Costantin,casa che doveva produrre il film.L'ultima parola era per il capo della Capcom:Eichinger.Disse che la mia proposta era troppo fantasiosa,troppo folle.E per questo mi hanno scartato."
I:"Ok caro George.Il tempo a noi a disposizione è terminato.La ringraziamo per la disponibilità".
R:"Grazie a voi."
Il talentuoso regista di zombi,se ne va affaticato un po' dalla serata a cui è stato protagonista.Ci lascia come le molte incognite che ci ha lasciato nei suoi film:ma i zombi siamo noi?

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